Il cinema di Ermanno Olmi in mostra a Milano

Da Bassano del Grappa a Cannes: la carriera cinematografica di Ermanno Olmi va in mostra a Milano fino al 21 luglio, presso Cinema Spazio Oberdan. A poche settimane dalla scomparsa di uno dei più grandi maestri del cinema italiano, premiato per L’Albero degli zoccoli con la Palma d’oro nel 1978 e con il premio César al Migliore film straniero nel 1979, la rassegna milanese omaggerà la corposa produzione del regista bergamasco attraverso la proiezione di ben 17 lungometraggi, 1 cortometraggio, 2 mediometraggi e 1 episodio da un film collettivo.

La mostra rappresenta uno sguardo approfondito e affettuoso verso il cinema di Olmi, caratterizzato da uno stile diretto e semplice, che con profondità di pensiero ha saputo raccontare l’Italia nella seconda metà del Novecento, la sua storia e la sua tradizione, così come la contemporaneità e la complessità del presente. Molti sono i film in cui Bergamo e la provincia lombarda sono protagonisti, come E venne un uomo, lucida biografia di Papa Giovanni XXIII; La circostanza, il racconto di una famiglia borghese in pezzi, mentre sullo sfondo si agita una crisi pronta a colpire l’intera Italia; fino a Torneranno i prati, tra gli ultimi lavori di Olmi, ambientato nelle trincee sul fronte nord della Prima Guerra Mondiale.

Un’ultima piccola chicca per i veri appassionati: la mostra vedrà la proiezione del corto Il tempo si è fermato – Il cinediario, in edizione restaurata. L’opera è una sorta di backstage sulla realizzazione del film Il tempo si è fermato, al seguito della troupe per osservare da vicino ogni movimento degli addetti ai lavori. Il miglior modo per ricordare il grande regista è proprio attraverso i suoi film.