In anteprima al Torino Film Festival, in sezione Fuori Concorso
Misteri, tragedie, amore: Marco D’Amore si interroga sul perché si dice che Napoli è magica e si mette alla ricerca di questa magia. Il regista e attore muove i suoi passi nella amata terra partenopea e con curiosità e attenzione racconta questa città, Napoli, come uno dei più grandi palcoscenici della vita sospeso tra realtà e rappresentazione, spietata verità e mirabile finzione, dove all’apparente verità fa da contraltare il gioco della messinscena.
Il soggetto e la sceneggiatura sono di Marco D’Amore e Francesco Ghiaccio.
SINOSSI
Cosa cerchi in Napoli quando la abiti da sempre o quando la visiti per la prima volta? Perché la sua anima è così diversa dalle altre? Dove risiede la sua magia? Marco D’Amore vuole scoprirlo e per farlo esiste un unico modo: deve attraversarla e perdersi per trovare l’inaspettato incanto.
Bisogna scavare la pietra di tufo dei suoi sottofondi per disseppellire i suoi misteri e le sue leggende, i suoi spiriti, le voci antiche, i suoi fantasmi e i suoi miti. Il dedalo di cunicoli scavati per tremila anni è tomba dei segreti su cui poggia l’intera città.
E poi dalla realtà si passa alla favola, e così in Napoli Magica i luoghi iconici – il cimitero delle Fontanelle, Castel dell’Ovo, la cappella del Cristo Velato, le Catacombe di San Gaudioso – prendono vita mentre i volti della gente incontrata in strada si contrappongono ai personaggi del mito (la sirena Parthenope, il munaciello, le anime pezzentelle, Pulcinella).
In questo viaggio, la città assume forme e contorni nuovi suscitando sentimenti contrastanti, in un continuo gioco di opposti. Napoli è uno sguardo o un’infinità di vedute, come se la si osservasse dalle alture dei colli che la circondano, o dai sotterranei che la trapassano o infine, attraverso gli occhi di tutte le anime che fino ad ora l’hanno abitata in superficie o nelle sue cavità. Napoli Magica dà del “tu” al mistero e attende risposte mai rivelate dagli oracoli.